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La stipsi o stitichezza è un disturbo che colpisce sia adulti che bambini e comporta la difficoltà dell’evacuazione, feci dure o la sensazione che l’intestino non sia completamente svuotato anche dopo aver evacuato.
La stipsi può essere occasionale (acuta) oppure cronica: la stipsi acuta compare all’improvviso in maniera riconoscibile, quella cronica può invece insorgere gradualmente e persistere per mesi o anni
Laevolac Sciroppo è uno sciroppo lassativo osmotico che, richiamando acqua nell’intestino, ne distende le pareti stimolando così le contrazioni che consentono l’evacuazione.
Come funziona Laevolac sciroppo ?
1. stimola la motilità intestinale
2. favorisce l'equilibrio della flora intestinale
Cosa contiene Laevolac sciroppo ?
Il principio attivo di Laevolac Sciroppo è il lattulosio, uno zucchero scarsamente assorbibile e non metabolizzato.
100 ml contengono 66,7 g di lattulosio.
Laevolac Sciroppo è indicato anche in bambini e lattanti.
Come si usa Laevolac sciroppo ?
Adulti: dose iniziale al giorno
stipsi lieve 1 cucchiaio da tavola
stipsi grave 1-2 cucchiai da tavola
stipsi ostinata 2-3 cucchiai da tavola.
Adulti:dose di mantenimento al giorno
stipsi lieve 2 cucchiaini da caffè
stipsi grave 2-3 cucchiaini da caffè
stipsi ostinata 2-4 cucchiaini da caffè
Bambini: dose iniziale al giorno
1-6 anni 1-2 cucchiaini da caffè
6-14 anni 1 cucchiaio da tavola
Bambini: dose di mantenimento al giorno
1 cucchiaino da caffè
2 cucchiaini da caffè
Lattanti: dose iniziale al giorno
1 cucchiaino da caffè
Lattanti: dose di mantenimento al giorno
1 cucchiaino da caffè
Posso usare Laevolac sciroppo in gravidanza e allattamento ?
L’uso di Laevolac Sciroppo è generalmente controindicato durante la gravidanza o l’allattamento.
Adulti: trattamento di breve durata della stitichezza occasionale. Bambini e lattanti: trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettaledi origine sconosciuta, grave stato di disidratazione. Controindicato nei soggetti affetti da galattosemia. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l'allattamento.
La dose corretta e' quella minima sufficiente per produrre una facile evacuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose puo' essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. Assumere preferibilmente la sera. Adulti: sciroppo dose iniziale dose di mantenimento. Stipsi lieve 1 cucchiaio da tavola/die 2 cucchiaini da caffe'/die; stipsi grave 1-2 cucchiai da tavola/die 2-3 cucchiaini da caffe'/die; stipsi ostinata 2-3 cucchiai da tavola/die 2-4 cucchiaini da caffe'/die. Bustine: 1-2 bustine/die. Bambini, sciroppo: dose iniziale dose di mantenimento 1-6 anni 1-2 cucchiaini da caffe'/die 1 cucchiaino da caffe'/die 6-14 anni 1 cucchiaio da tavola/die 2 cucchiaini da caffe'/die. Bustine 1/2-1 bustina/die. Lattanti: dose iniziale dose di mantenimento. Sciroppo 1 cucchiaino da caffe'/die 1 cucchiaino da caffe'/die 1 cucchiaio da tavola = 15 ml = 10 g di lattulosio 1 cucchiaino da caffe' = 5 ml = 3,3 g di lattulosio. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.
L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puo' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Essendo il principio attivo di Laevolac uno zucchero non assorbibile, alle dosi consigliate non e' controindicato nei pazienti diabetici. Tuttavia, per la presenza di altri zuccheri quali lattosio, galattosio e tagatosio, in caso di trattamento prolungato, per tali pazienti e' opportuno consultare il medico. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Precauzioni per l'uso Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale puo' essere usato solo dopo avere consultato il medico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessita' del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu' di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.
I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo avere preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo. Laevolac puo' portare a una aumentata tossicita' dei digitalici per deplezione potassica. E' possibile, inoltre, un effetto sinergico con la neomicina. Agenti antibatterici ad ampio spettro, somministrati per os contemporaneamente al lattulosio, possono ridurne la degradazione limitando la possibilita' di acidificazione del contenuto intestinale e, di conseguenza, l'efficacia terapeutica.
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave. Occasionalmente: flatulenza. Tali sintomi sono, in genere, di lieve entita' e recedono spontaneamente dopo i primi giorni di trattamento. Solo in caso di comparsa di diarrea e' opportuno sospendere la terapia. In casi eccezionali, dopo lungo trattamento, si puo' manifestare la possibilita' di una perdita di elettroliti.
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo delmedico, dopo avere vautato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.